Come fiori di ciliegio destinati a cadere. Simbologia del sakura nella cultura giapponese.

Quando:
30 giugno 2018@14:00–15:30
2018-06-30T14:00:00+02:00
2018-06-30T15:30:00+02:00
Dove:
A.I.M.I.G.
Piazza Pio X 5
31100 Treviso
Costo:
8,00€
Contatto:
Elisabetta Grosso
0422 583130
Come fiori di ciliegio destinati a cadere. Simbologia del sakura nella cultura giapponese. @ A.I.M.I.G.

“Se in questo mondo/ non ci fossero cose come il fiore di ciliegio / il cuore, a primavera,/ sarebbe più sereno.” scrive il poeta Ariwara no Narihira nell’IX secolo. Fin dall’antichità nella cultura giapponese il ciliegio rappresenta una simbologia complessa e mutevole, non solo stagionale ma anche filosofica ed estetica che si esprime attraverso le arti e i manufatti artigianali, la poesia, la cucina, i canti, il teatro, le feste e permea ogni espressione della vita quotidiana.
Inoltre, il tema del fiore del ciliegio nasconde dietro di sé il senso della bellezza effimera, originato da uno degli insegnamenti più profondi del buddhismo, quello dell’impermanenza del mondo fenomenico, mujō (in sanscrito anitya), concetto presente in gran parte della letteratura giapponese classica.
Dall’osservazione di una bellezza dal così breve respiro emerge con potenza l’associazione fiore di ciliegio – morte. Un’associazione che è paradigmatica della concezione della vita del guerriero. Non a caso, innumerevoli esempi documentano in poesia come in altre manifestazioni artistiche questo concetto e la relativa associazione sakura-caducità delle cose umane.
Utilizzando una serie di immagini, testi, suggestioni, la conferenza delineerà la straordinaria ricchezza di significati assegnati al fiore di ciliegio nella cultura giapponese dall’antichità ai giorni nostri.

Dettagli della conferenza

Contributo richiesto: 8,00€. Il contributo serve a coprire le spese vive dell’organizzazione dell’evento, e a permetterci di investire per il futuro. Nessun provento derivante dalle conferenze e/o workshop è a scopo di lucro: sostienici anche tu!

Numero di posti totali disponibili: 50 a sedere, di cui 20 posti dedicati ai soci ordinari NB 2018 e 30 posti ai non soci.

Modalità di prenotazione dei posti: 25 disponibili in prenotazione (10 per soci e 15 per non soci), inviando una mail a info@nipponbashi.it e fino ad esaurimento / 25 disponibili direttamente il giorno e l’ora della conferenza (10 per soci e 15 per non soci), presso la sede stessa.

Rossella Marangoni – biografia

Rossella Marangoni è nata a Milano, città che, nonostante tutto, continua ad amare. Vive ad Abbiategrasso, con Mario, dal 1985, e da allora ha abbracciato l’ingrato destino del pendolare.
Studia la cultura giapponese da circa 30 anni ma, per vivere, fino al 2011 ha lavorato tutto il giorno circondata da libri e studenti, in una libreria all’interno dell’Università Statale. Chiusa la libreria e chiuso malinconicamente questo capitolo della sua vita, che pure amava molto, sì è rivolta a quella che è sempre stata la sua seconda vita, quella legata al Giappone, suo luogo dell’anima.
Si è diplomata in Lingua e Cultura Giapponese presso l’Is.M.E.O. (Istituto Italiano per il Medio e l’Estremo Oriente, ora Is.I.A.O.) con una tesi sullo scrittore Ōe Kenzaburō, parzialmente pubblicata in seguito sulla rivista Leggere, nel numero dedicato al Premio Nobel giapponese, in quel lontano 1994.
Nel frattempo si è diplomata in cultura indiana presso l’ Is.M.E.O di Milano con Marilia Albanese, studiosa di valore e docente straordinaria.
Si è laureata poi in Lingua e Letteratura Giapponese presso l’Università di Torino con una tesi di carattere interdisciplinare sul Kanadehon Chūshingura (1748), un dramma kabuki che rievoca l’episodio storico conosciuto come “la vendetta dei 47 rōnin”, letto come momento di incontro fra l’ideologia di potere della classe guerriera, il neoconfucianesimo, e la cultura popolare urbana. La tesi, dal titolo “Specchio di Edo. Il Kanadehon Chūshingura tra ideologia di potere e cultura popolare” ha ottenuto la dignità di stampa.
Una rielaborazione del primo capitolo della tesi è stata pubblicata dalla rivista on-line Itinera del Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano con il titolo L’istituzionalizzazione della vendetta in una società guerriera: l’esempio del Giappone dei Tokugawa (1600-1868).
Dal 1999 è membro dell’AISTUGIA, Associazione Italiana di Studi Giapponesi, fondata da Fosco Maraini.
Dal 1998 tiene corsi di cultura giapponese presso l’Università del Tempo Libero organizzata dalla Biblioteca Civica “Romeo Brambilla” di Abbiategrasso: un’esperienza che è continua fonte di arricchimento umano e di soddisfazioni.
Le sue ricerche specifiche riguardano il rapporto tra religioni e potere ed etica confuciana e potere nei vari momenti della storia giapponese. A questo scopo ha visitato in Giappone, nel corso di numerosi viaggi, i più importanti templi buddhisti e santuari shintō.
Prosegue inoltre un lavoro di indagine e ricerca sulla cultura e l’estetica del periodo Tokugawa (1600-1858) e, soprattutto, sull’ideologia di potere utilizzata dalla classe dei samurai e i modi attraverso i quali questo utilizzo si esplicitava.
Suoi saggi sono apparsi sulla rivista Quaderni Asiatici e un suo studio sul poeta Ishikawa Takuboku (dal titolo “‘Nella mia testa tutto era poesia’: Ishikawa Takuboku, poesia come vita”) è stato pubblicato dalla rivista di estetica Galleria di Roma. Collabora regolarmente con il periodico Pagine Zen.
Ha collaborato con l’Is.I.A.O. – Sezione lombarda fino alla sua chiusura, su tematiche riguardanti il sacro in Asia e con altre istituzioni milanesi, fra cui l’Università Statale.
Collabora con il Centro di Cultura Giapponese di Milano, l’Associazione Culturale Giappone in Italia, il Garden Club – Chapter Ohara di Milano, l’Università del Tempo Libero di Abbiategrasso, l’Università del Tempo Libero di Corsico e con varie istituzioni culturali, musei e gallerie d’arte.

Nel corso del tempo ha deciso di seguire una vocazione di divulgazione che la chiama a diffondere la conoscenza della cultura giapponese negli ambienti più disparati, mantenendo elevato il rigore scientifico ma cercando di rendere la disciplina un incontro entusiasmante e arricchente. Per far questo tiene conferenze e corsi e accompagna volentieri piccoli gruppi di viaggiatori curiosi in Giappone.

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